Il Segno Del Destino by Robin Lafevers

Il Segno Del Destino by Robin Lafevers

autore:Robin Lafevers [Lafevers, Robin]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Horror, Horror & Ghost Stories, Juvenile Fiction, Fiction
ISBN: 9788834721841
Google: T9JTlgEACAAJ
Amazon: B00HDFQ8GA
editore: Fanucci
pubblicato: 2013-02-14T23:00:00+00:00


Troviamo la duchessa nel salotto, seduta con le dame e madame Dinan, intenta a ricamare una tovaglia per l'altare della nuova cattedrale che è appena stata costruita. Siede accanto a un sofà dove giace una ragazza. Isabeau, la sua sorella minore, è delicata e gracile e non può avere più di dieci anni. Entrambi i loro visi si illuminano non appena Duval mette piede nella stanza.

Lui si inchina e io mi piego in una profonda riverenza. «Vostra grazia, lady Isabeau.»

«Ciao, Gavriel.» La giovane Isabeau gli sorride. «Cosa ti porta via da dietro la tua noiosa scrivania?»

«Dato che oggi il sole non brilla, ho pensato di vedere il vostro viso al suo posto.»

Devo guardarlo due volte per essere certa che questo è lo stesso Duval con cui sono entrata, dato che in realtà non ho mai sentito uscire parole così gentili dalle sue labbra, neanche con la duchessa. Ma la giovane Isabeau butta indietro la testa e ride, troppo divertita dalla sua adulazione. Dopo un po', la risata diventa un tossire, una devastante tosse che ne scuote il corpo fragile. Immediatamente la duchessa è al suo fianco, strofinandole la schiena e cercando di calmarla.

Madame Dinan lascia cadere il suo lavoro di cucito e si precipita da Isabeau. Si acciglia con Duval.

«Il vostro stuzzicarla è inopportuno, milord Duval. È troppo eccitante per la bambina.»

«Sciocchezze, madame» scatta la stessa Anne. «Isabeau tossisce in questo modo con o senza le parole di mio fratello, e almeno lui le accende un sorriso sul viso.» Si volta verso le sue dame di compagnia, che si agitano nervosamente. «Lasciateci, per favore.» Con un frusciare leggero come le ali di una farfalla, le donne appoggiano i cestini da ricamo e lasciano la stanza. Eccetto madame Dinan, che resta impudente al suo posto.

Uno sguardo silenzioso passa tra Duval e la duchessa, poi Anne si volta verso la sua istitutrice.

«Madame, state con Isabeau se gradite, poiché devo parlare con mio fratello.»

Dinan vorrebbe discutere, si vede dai suoi occhi, ma Duval non gliene dà l'opportunità.

«Venite con me, Vostra grazia.» Le porge il braccio e la duchessa lo prende. Mentre la porta verso la finestra opposta, io me ne sto lì, ingobbita sul pavimento, incerta se seguirli o rimanere a distrarre madame Dinan. Anne si guarda alle spalle e mi fa un veloce cenno di seguirli. Sollevo le gonne e mi affretto verso di loro; mentre vado, lo sguardo rovente di madame Dinan brucia chiaramente il retro del mio vestito.

Ci riuniamo di fronte al bovindo, la velata luminosità del giorno riempie l'angolo di luce. È una grande stanza, e Duval parla sommessamente in modo che la sua voce non arrivi a madame Dinan. «Vi porto notizie interessanti, Vostra grazia.»

«Buono a sapersi, dato che ce n'è una disperata scarsità al momento.»

Tenendo bassa la voce, Duval le racconta del nostro incontro con Nemours. Quando ha finito, la duchessa congiunge le mani, mentre la speranza illumina il suo giovane viso. «Le mie preghiere hanno trovato una risposta in questa maniera?»

Quando Duval le sorride, mi rendo conto che non l'ho mai visto farlo veramente.



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